“Un nuovo Patto con i cittadini per continuare quel cambiamento voluto dai pisani nel 2018 e che deve continuare anche nei prossimi cinque anni”, così il candidato a Sindaco di Pisa, Michele Conti, nel presentare questa mattina il programma elettorale, “Un nuovo patto per la comunità del futuro”, siglato da tutte le liste che lo sostengono (Forza Italia Udc Pli – Pisa Punto Zero – Sviluppo e Territorio – Pisa al Centro – Lega – Fratelli d’Italia). Il programma è pubblicato e scaricabile dal sito www.michelecontipisa.it
Il documento è articolato su sei pilastri che contengono le principali azioni amministrative individuate per il futuro: 1. “Pisa al centro”, 2. “Pisa si cura”, 3. “Pisa sostenibile”, 4. “Pisa coltiva”, 5. “Pisa internazionale”, 6. “Pisa 2050”. Per ogni pilastro, tante specifiche azioni. Tra le priorità individuate, naturalmente, la realizzazione dei progetti finanziati con le risorse del PNRR (quasi 67 milioni di euro), la creazione della fondazione “Dopo di noi” (progetto di inclusione sociale di persone con disabilità), la costituzione di una comunità energetica sugli edifici pubblici, la realizzazione del progetto tramvia.
“Uno dei punti qualificanti del programma – ha posto l’accento il candidato Sindaco – sarà la creazione di una società che operi “in house providing” con compiti di governance per valorizzare, sviluppare e promuovere eventi culturali di richiamo nazionale e internazionale, in piena sintonia con le realtà culturali e accademiche cittadine. Per vincere la grande concorrenza nazionale e internazionale anche nel campo della cultura occorre dotarsi di uno strumento agile ed efficiente in grado di valorizzare l’immenso patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e storico della città. Potrà essere anche un grande occasione per la professionalizzazione del settore e occasione di lavoro qualificato per tanti nostri giovani usciti dall’Università. Ci crediamo molto, anche nella collaborazione con i tanti soggetti, pubblici e privati, che oggi si occupano di cultura”.
“Abbiamo come obiettivo quello di rendere Pisa una città che permetta a tutti un’alta qualità della vita, grazie a servizi sempre più efficienti, una rete di strutture pubbliche per il sostegno al lavoro, allo studio, alla salute, al tempo libero – ha concluso -. La forza di una comunità, di una città, è data anche dalla sua attrattività in termini di cittadini residenti. Per un lungo periodo abbiamo assistito a una sorta di “emorragia” di residenti, che ha impoverito la nostra città, relegandola a una sorta di centro servizi. L’obiettivo principale pertanto è quello di tornare a essere, nei prossimi dieci anni, una città da 100mila abitanti. Per questo occorre proseguire nel percorso avviato in questi cinque anni, per portare un numero sempre maggiore di donne e uomini a vivere a Pisa, perché in grado di accogliere chi decide di scegliere la nostra città per studiare, per formare una famiglia, far crescere qui i propri figli, in un contesto sereno, ordinato, pulito, con servizi e scuole efficienti, ma anche di vivere qui la maturità e perfino la vecchiaia, potendo contare su una rete solidale, sociale e sanitaria di prim’ordine”.